Risarcimento danni da infortuni sul lavoro e malattie professionali

Come ti possiamo aiutare?

Spesso avviene un incidente sul lavoro, il lavoratore interessato si limita a chiedere la liquidazione del danno all’Inail, senza considerare che potrebbe ottenere un risarcimento anche da parte dell’azienda, o meglio da parte della sua compagnia assicurativa.

Inoltre, in caso di infortuni mortali, i familiari della vittima hanno il diritto di ricevere un risarcimento dall’Inail come danno patrimoniale, ma anche dall’azienda per i danni da sofferenza morale e per gli ulteriori non liquidati dall’INAIL.

Grazie alla nostra esperienza possiamo portare avanti una trattativa con il datore di lavoro, per arrivare ad ottenere un risarcimento totale del danno, spesso senza attivare una causa.

Risarcimento danni per infortunio sul lavoro: chi paga?

Gli infortuni di lavoro vengono pagati in parte dall’Inail e in parte dall’azienda, secondo i seguenti parametri:

  • Il giorno dell’infortunio, l’azienda deve pagare al dipendente il 100% della retribuzione;
  • Dal 2° al 4° giorno l’azienda deve pagare il 60% della retribuzione;
  • Dal 4° fino al 90°giorno il lavoratore riceve dall’Inail una indennità di inabilità temporanea pari al 60% della retribuzione
  • Dal 91° giorno fino alla completa retribuzione l’indennità pagata dall’Inail è del 75%.

Il lavoratore che subisce un’invalidità temporanea o permanente a causa di un infortunio sul lavoro è riconosciuto anche il danno biologico Inail, erogato in base ad una specifica tabella stabilita dal D.Lgs 38/2000:

  • Invalidità inferiore al 6%: nessun indennizzo ma ristoro dei danni subiti, sia patrimoniali che non patrimoniali, direttamente dal datore di lavoro;
  • Dal 6% al 15%: viene erogata la prestazione in un’unica soluzione, tenendo in considerazione la tabella sopra citata, l’età e il genere dell’interessato;
  • Dal 16% al 100%: rendita diretta in relazione al grado di invalidità. L’importo viene calcolato tenendo conto dell’effettivo danno biologico subito e delle conseguenze che ne derivano, come la capacità di produrre reddito con il lavoro.

Il danno differenziale

Se l’azienda ha violato le norme in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, subentra la responsabilità del datore di lavoro. In tal caso il lavoratore, oltre al risarcimento ottenuto dall’Inail, ha diritto anche ad un ulteriore risarcimento danni da parte dell’azienda.

In sostanza, il datore di lavoro, deve risarcire il danno differenziale, ovvero la differenza tra quanto versato dall’Inail e la somma che spetta all’interessato secondo le tabelle del danno biologico.

Si tratta spesso di cifre elevate, considerando che ci sono diverse voci non riconosciute dall’Inail. L’assicurazione sociale, infatti, copre solamente il verificarsi dell’infortunio, mentre nel risarcimento da parte del datore di lavoro, si tiene in considerazione anche l’illecito prodotto da un comportamento colposo.

Il danno differenziale, dunque, spetta anche a colui il quale, pur percependo già una rendita INAIL, dimostri di aver subito un danno ulteriore rispetto a quello riconosciutogli e ristoratogli dall’ente previdenziale.

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